Delle molteplici varietà di mieli che è possibile trovare, non tutte saranno facilmente reperibili vuoi perché meno note e quindi meno richieste e di conseguenza commercialmente poco diffuse, oppure perché strettamente legate alla flora disponibile in area geografiche diverse o remote, ma è utile conoscerle quindi proseguiamo con la carrellata sui tipi di miele più diffusi.
● MIELE DI MILLEFIORI
In base alle prevalenze floreali si ottiene un miele di colore chiaro o scuro con un sapore che può essere più dolce e delicato per il chiaro, per il periodo primavera/inizio estate o più deciso con un retrogusto anche amarognolo che ricorda molto la melata e il castagno, per l’ambrato e lo scuro, tipico della tarda estate. Ha una consistenza variabile in base alla cristallizzazione della materia prima ed è buono sia come miele da tavola anche nello yogurt o nel latte che per l'accompagnamento dei formaggi freschi.
● MIELE DI MELATA
La produzione del miele derivato dalla melata può avere origine dall’insetto Metcalfa pruinosa o dall’abete bianco e rosso, in seguito all’attacco di insetti di varie specie. Per entrambe il periodo è la tarda estate. è prevalentemente di colore da poco a molto scuro con un sapore gradevole, anche se meno dolce rispetto ai mieli di nettare. Presenta una cristallizzazione lenta e irregolare, e l’uso prevalente è come miele da tavola per accompagnare formaggi sia freschi che stagionati.
● MIELE DI SULLA La Sulla fiorisce in tarda primavera/inizio estate, anche se la coltivazione di questa foraggera va diminuendo. Prima era abbondante dall’Appennino romagnolo alla Sicilia, oggi invece soprattutto in zone collinari di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Dà un miele di colore chiaro dai sapori ed aromi delicati utilizzato come miele da tavola o con formaggi come ricotta o caprino.
● MIELE DI AILANTO
Specie introdotta originariamente dalla Cina per avviare l'allevamento di un nuovo baco da seta che pur se non ebbe successo permise alla pianta di diffondersi rapidamente ed oggi è molto presente anche in ambienti suburbani. La produzione di miele di ailanto allo stato uniflorale non è frequente ed è limitata ad aree di grandi città (Milano, Roma, Genova) o le stesse aree urbane. Molto più frequenti i mieli millefiori con una componente di ailanto. A questo proposito si è notato che quantità molto limitate di nettare di ailanto possono già caratterizzare fortemente il miele. Semi e scorza sono tossici. Il colore va da medio chiaro a medio scuro in funzione delle piante di accompagnamento con piacevoli note aromatiche all’odorato (e rientra quindi nella categoria “Aromatici”) e gusto fruttato da abbinare a dolci e macedonie ma anche a formaggi stagionati.
Il progetto #Api Felici vuole tutelare il delicato mondo delle api con una gestione consapevole ed etica del loro prezioso prodotto: il miele. Creando ambienti adatti con grande tipologia di fiori disponibili nel territorio e tutelando le oasi naturali che presentino condizioni favorevoli alla vita e prosperità delle api con arnie poste in ambiente privo di sostanze tossiche, in cui saranno disponibili fiori e piante in prevalenza melliferi anche mediante piantumazione, che possa garantire gli equilibri necessari affinché ci sia una vasta qualità e quantità di fiori disponibili per l’impollinazione, in modo da ottenere così un’apicoltura biologica.
Noi siamo per le #api felici. Cerchiamo adesioni che ci sostengano per la salvaguardia di questi meravigliosi insetti. Aiutaci a creare oasi di serenità per il loro mondo. Raccogliamo fondi per le isole verdi donando arnie, sementi e piantando alberi e piante mellifere. Partecipa e dona anche tu.
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